Bradford & Bingley crolla alla Borsa di Londra: torna il panico per i mutui suprime

Le Borse mondiali tornano a temere per la crisi dei mutui subprime. La responsabilità è del “profit warning” lanciato da Bradford & Bingley, uno dei principali operatori del settore in Gran Bretagna, che alla Borsa di Londra oggi è crollata fino al 27%. La società ha annunciato per il primo quadrimestre dell’anno condizioni economiche difficili, perdite lorde per 8 miliardi di sterline nei primi 4 mesi del 2008 a causa della sua esposizione ai crediti immobiliari. La società di mutui è stata sospesa sul mercato britannico, con i dealer che vedevano un’apertura in ribasso del 27% proprio a causa dei risultati 2008. L’ annuncio sui dati solleva ancora una volta dubbi sulle prospettive a breve per la società e per il mercato britannico dei mutui nel suo complesso.


La società ha reso note le dimissioni dell’AD, Steven Crawshaw, un mese fa aveva annunciato un aumento di capitale di emergenza da 250 milioni di sterline. Il fondo Usa di private equity Texas Pacific Group è pronto ad acquistare il 20% del capitale della società britannica di mutui Bradford & Bingley per 150 milioni di sterline, una mossa che tenterà di favorire il gruppo in crisi. Secondo la fonte, l’accordo fa parte di un’aumento di capitale di 400 milioni di sterline, che include un’emissione di nuove azioni per 250 milioni di sterline a un prezzo tagliato a 55 pence da 82 pence. Come ci si poteva aspettare, alla prima notizia negativa sul fronte degli istituti finanziari legati alla concessione dei mutui, è tornato il panico nelle Borse di tutto il mondo.

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